Differenze inventariali e presunzioni

Avvicinandosi la fine dell’anno, è opportuno focalizzare l’attenzione sulle “differenze inventariali”, ossia sugli scostamenti tra le giacenze risultanti dalla contabilità e quelle effettivamente presenti in magazzino. Sul punto, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta in passato, con la C.M. n. 2.10.2006, n. 31/E, fornendo agli Uffici locali importanti istruzioni operative, soprattutto finalizzate a limitare l’efficacia delle

Società in perdita sistematica

Una società ha presentato una perdita fiscale in dichiarazione dei redditi nei periodi di imposta dal 2011 al 2015. Qualora nel periodo di imposta 2016 il totale dei ricavi (aggregato A di Conto Economico) superi il totale Attivo dello Stato Patrimoniale, la società deve soggiacere al reddito minimo previsto dalla L. 724/1994? Come debbono essere

Immobili di lusso e “prima casa”

Forniamo di seguito un breve riepilogo sulle recenti modifiche normative ed interpretative riguardanti le abitazioni “di lusso” in merito alle agevolazioni applicabili sia in ambito di imposta di registro che nell’ambito della disciplina Iva. Il nuovo disposto dell’art. 1 della Tariffa, Parte I, allegata al DPR 131/86 TUR – pur lasciando inalterata la nota II-bis

Omaggi ai dipendenti dell’impresa

In occasione delle feste natalizie (ma non solo) è consuetudine dell’impresa “omaggiare” ai propri dipendenti dei beni in natura generalmente non rientranti nell’attività d’impresa. In particolare, per quanto concerne la tassazione in capo al dipendente destinatario dell’omaggio (ivi inclusi i regali di Natale e le altre erogazioni liberali,) occorre precisare che, a seguito della soppressione

Dichiarazione d’intento e momento di utilizzo del plafond

La dichiarazione di intento dell’esportatore abituale deve essere emesse prima dell’emissione anche della fattura di acconto? Quando si considera consumato il relativo plafond? Risposta Ai sensi dell’art. 8, co. 2, del D.P.R. 633/1972, colui che intende effettuare acquisti utilizzando il plafond di esportatore abituale deve, prima dell’effettuazione dell’operazione (individuato a norma dell’art. 6 del D.P.R.

SERVIZI INTRA B2B: soggettività passiva del committente

Servizi intracomunitari: verifica della soggettività passiva Iva del committente Il regolamento 282/2011 si occupa di analizzare la nozione di soggetto passivo d’imposta. Come noto, infatti, la tematica relativa all’individuazione della soggettività passiva ai fini Iva per l’applicazione delle disposizioni territoriali, previste dall’art. 7-ter del DPR 633/72, costituisce senza dubbio uno degli aspetti più “centrali” per