Dichiarazione d’intento, adempimenti per l’esportatore abituale

L’art. 8, co. 1, lett. c), e 2, D.P.R. 633/1972 riconosce al soggetto passivo Iva qualificabile come “esportatore abituale” di richiedere al cedente di beni o prestatore di servizi di non applicare l’imposta sull’operazione di acquisto, ovvero in dogana nel caso di importazione. Tale manifestazione di volontà, circoscritta all’ammontare delle operazioni con l’estero non imponibile

Modello Iva, novità per forfetari, reverse, split payment e dichiarazione d’intento

Il modello Iva 2016, approvato con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 15 gennaio 2016, n. 7772, presenta alcune ulteriori novità rispetto a quelle illustrate con riguardo al Quadro VE (si veda “Le novità della dichiarazione annuale Iva” del 17 febbraio 2016). Sono state, infatti, apportate modifiche anche al Quadro VF: in particolare, il

Le novità della dichiarazione annuale Iva

Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento del 15 gennaio 2016, n. 7772, ha approvato i tradizionali modelli per la dichiarazione Iva, introducendo alcune modifiche. In primo luogo, nel frontespizio, nel riquadro “Firma della dichiarazione” è stata introdotta la nuova casella “Invio altre comunicazioni telematiche all’intermediario”, riservata ai soggetti che richiedono all’Agenzia delle Entrate

Gli effetti dell’opzione per l’Iva di gruppo

La presentazione, tempestiva o tardiva, del modello Iva 26 ha validità esclusivamente annuale, espressamente rinnovabile – non essendo contemplata la proroga tacita, in quanto non rileva il c.d. comportamento concludente (Cass. 30 luglio 2009, n. 17707 e 29 luglio 2009, n. 17576) – e vincolante per tutto il periodo di riferimento, nei confronti di ogni

Rivalutazione dei beni, opportunità per le aziende in crisi

L’art. 1, co. 889-895, L. 208/2015 ha reintrodotto la possibilità di rivalutare i beni materiali – diversi dagli immobili alla cui produzione e al cui scambio è diretta l’attività d’impresa – ed immateriali aziendali, nonché le partecipazioni di controllo e collegamento, risultanti dal bilancio dell’esercizio in corso al 31.12.2014. La disciplina presenta, tuttavia, diverse criticità

L’esercizio dell’opzione per l’Iva di gruppo

La sussistenza del requisito del controllo, nei termini illustrati in un precedente commento (“Iva di gruppo, presupposti applicativi da verificare” del 1° febbraio 2016), consente alla controllante – capogruppo o sub-holding, residente o comunitaria identificata – di avvalersi dell’opzione per l’Iva di gruppo, esclusivamente mediante presentazione del modello Iva 26, in via telematica, secondo le

I criteri di individuazione dello status di esportatore abituale

L’art. 8, co. 1, lett. c), e 2, D.P.R. 633/1972 riconosce al soggetto passivo Iva qualificabile come “esportatore abituale” di richiedere al cedente di beni o prestatore di servizi di non applicare l’imposta sull’operazione di acquisto, ovvero in dogana nel caso di importazione. Tale manifestazione di volontà, circoscritta all’ammontare delle operazioni con l’estero non imponibile

L’esonero dalla comunicazione annuale dei dati Iva

Il contribuente formalmente obbligato alla presentazione della comunicazione annuale dei dati Iva (art. 8-bis del D.P.R. 22 luglio 1998, n. 322) può avvalersi dell’esonero dall’adempimento qualora, entro il termine del 29 febbraio 2016, presenti direttamente la dichiarazione annuale Iva, a prescindere che dalla stessa derivi un credito oppure un debito (C.M. 25 gennaio 2011, n.